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IL TALANPENSIERO

TACITA

…zitte come una cosa, zitte come una rosa, una smorfia sul viso, una lacrima.

Zitte. Come una donna che ha capito, una notte in pieno mare, una conchiglia…

Zitte come un’attesa, la memoria, la stanza vuota. Come la luce che taglia i muri e l’ombra che stai a guardare.

Zitte come il mio stupore, una malattia, una nota non suonata, come una domanda muta, una risposta che non c’è e che rimane zitta.

Ora tutto tace nel complicato mondo delle cose semplici.

Giampaolo Talani – 2005

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