Cammina per questa spiaggia umida tra un rancore e una malattia, il marinaio.
Inciampa tra gli scogli e li confonde con i ricordi.
Bestemmia con la lingua per aria; e poi si mette a ridere, o a piangere, se è il caso.
Tra un sogno e una ragione si versa la vita addosso cercando di contare, senza riuscirvi, i suoi granelli di sabbia, tondi come i suoi amori, innocui come le sue illusioni…
Giampaolo Talani, 1998