La fine del viaggio lascia sempre le ossa un po’ rotte, la bocca leggermente amara; il vento di mare piano piano può bruciare gli occhi.
Ma il mestiere del marinaio è quello di capire la vita attraverso le vite altrui: senza pietà, senza rimorso, solo con la voracità di chi vuol stupirsi ancora.
A volte persino… senza cuore.
Giampaolo Talani, Storie del Marinaio, 1995.
Ricordando la sua ultima mostra, ROTTE TRAVERSE, Tirana dicembre 2017 –gennaio 2018.